Costruire la web reputation di un brand è un lavoro lungo e complesso, che dipende da svariate attività.
Un sito web ben costruito, dalle performance di velocità ottimali, ricco di contenuti e attrattivo in termini di user experience, è solo il punto di partenza di una strategia di digital marketing. Per ottenere visibilità occorrono tutta una serie di altre attività a corredo mirate ad attrarre, intrattenere, convertire e fidelizzare gli utenti.
Queste attività possono essere svolte sui canali di comunicazione proprietari dell’azienda (social, blog, landing page, newsletter) e su canali esterni come motori di ricerca e siti di terze parti, su cui possiamo intervenire con azioni a pagamento per diffondere il passaparola sul nostro brand e aumentarne la notorietà.
Perché se è importante avere una presenza curata sui canali di proprietà, è altrettanto importante che ci sia qualcun’altro a parlare (bene) del nostro brand.
E uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo è proprio quello della Digital PR.
Cos’è e a cosa serve la Digital PR
La Digital PR è quell’insieme di attività di relazioni con i media che ci porta a stabilire contatti e collaborazioni per la pubblicazione di contenuti volti a far conoscere il brand. In altri termini, potremmo definirlo come l’ufficio stampa 4.0.
Queste attività mirano a coinvolgere opinion leader, influencer, giornalisti, riviste online e altri siti affini ad una determinata azienda per settore, pubblico e tipo di contenuti, principalmente con l’obiettivo di aumentare la brand awareness agli occhi di un pubblico in target.
Tuttavia, anche se un’attività di Digital PR nasce con l’obiettivo primario della brand awareness, ci sono diversi altri effetti collaterali positivi che ne derivano:
- salvaguardia della brand reputation
- creazione di engagement e conversazioni positive attorno al brand
- cura della presenza online del brand
- generazione di passaparola
- miglioramento della percezione del brand
- posizionamento del brand
- thought leadership di settore
- possibilità di farsi notare da interlocutori specializzati e decision maker
Un grande punto a favore delle attività di relazioni con i media digitali, è che a differenza dei media tradizionali la copertura di un contenuto web è pressoché senza limiti geografici né di tempo. Un articolo o un comunicato stampa può rimanere online anche per sempre e può essere fruito anche a distanza di tempo dalla sua data di pubblicazione, rimanendo un tassello importante della presenza online di un brand.
Un altro punto importante su cui riflettere è quello della web reputation: essere presente sul web significa poter presenziare all’interno di una grande “piazza virtuale”, in cui far circolare il nome del brand e renderlo noto al pubblico interessato. Ci aiuta inoltre a rimanere al passo o addirittura acquisire un vantaggio sulla concorrenza, in base a quanto curata è la presenza dei nostri competitor sul web.
Promuoversi con le Digital PR nel B2C e B2B
Blogger, Youtuber e Instagrammer sono le nuove celebrità. E non ci riferiamo solo alle fashion blogger più famose che smuovono milioni di follower in tutto il mondo, ma parliamo anche di quelle personalità che sono riuscite a creare una community di qualche migliaio di seguaci.
Pur avendo una fan base più contenuta rispetto ai colleghi più blasonati, questa tipologia di personalità della rete può contare su un livello di engagement più alto e su un rapporto più stretto con i propri follower, che guardano a loro come l’amico o l’amica a cui ti rivolgeresti per un consiglio.
Secondo il report 2019 di ONIM, l’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing, i settori principali in cui operano gli influencer sono fashion, lifestyle e travel, con Instagram piattaforma privilegiata per la diffusione dei contenuti.
In questo senso gli influencer sono perfetti per le attività di Digital PR B2C, dove l’obiettivo è andare a intercettare il consumatore finale. Le modalità per coinvolgerli sono svariate: invio di prodotti da testare, inviti ad eventi, partnership per la creazione di contenuti brandizzati e programmi di affiliazione.
E la Digital PR per il B2B?
In questo caso non parliamo di influencer, ma di tutta una serie di siti che si rivolgono agli operatori di una specifica nicchia di settore: meccanica, logistica, finanza, ma anche food, tessile, cosmetica, architettura e arredamento, tecnologia, marketing, farmaceutica. Oggi esistono siti web dedicati per quasi ogni settore industriale, in cui trovare novità e approfondimenti su prodotti, aziende ed eventi. Il vantaggio per le aziende inserzioniste è che questi portali offrono un pubblico altamente targettizzato e interessato.
Essere presenti all’interno di questi portali significa porsi dinanzi ad una platea di persone che non solo sono esperte di quel settore, ma che possono diventare potenziali acquirenti.
Lasciando per un attimo da parte i portali verticalizzati su un determinato settore, un’altra opportunità da non sottovalutare è quella data dai portali di informazione generica, dove possono trovare spazio contenuti riguardanti un brand o un’azienda, purchè opportunamente integrati e allineati con lo stile editoriale della testata.
I vantaggi della Digital PR: non solo brand awareness
Come abbiamo visto le possibilità per parlare del proprio brand sono tante, bisogna solo saper cogliere l’opportunità giusta e creare un piano d’azione.
Ma se la visibilità non è sufficiente come motivo per investire su questo tipo di attività, c’è un altro vantaggio della Digital PR che va sottolineato: la sua utilità dal punto di vista SEO, in particolare per quanto riguarda la SEO Off-page.
Leggi anche: Differenza tra SEO On-page e Off-page: guida all’ottimizzazione
Proprio così: le attività di Digital PR, come la link building, possono aiutare a costruire l’autorevolezza del sito, che tradotto in parole più semplici significa avere più credibilità agli occhi di Google ed essere quindi premiati in quanto a posizionamento.
Chiunque conosca le basi della SEO lo sa: i link sono una parte fondamentale di una strategia di Search Engine Optimization, così come le menzioni senza link, che rappresentano un segnale importante per Google.
Per queste ragioni la Digital PR è un’attività che si integra perfettamente nelle strategie SEO e SEM per ecommerce e siti web, perché ci aiuta ad essere visibili nelle ricerche dei prospect in tutti gli stadi del customer journey, dalle ricerche di prodotto fino a quelle di brand.
Inoltre, ci aiuta a presidiare ulteriormente le SERP e a supportare anche le attività PPC come Google Ads, perché offre agli utenti attratti tramite annuncio un ulteriore punto di contatto per conoscere il brand.
Nel valutare la bontà di una risorsa, un’attività di Digital PR terrà quindi in considerazione anche le variabili tecniche del sito in cui andiamo a promuovere la nostra presenza: keyword, backlink, autorità del dominio e così via.
Riassumendo, possiamo quindi individuare tre plus principali della Digital PR:
- lavoriamo sulla notorietà del brand, diffondendo contenuti nel web in cui si parla di noi ma si trasmette anche valore, parlando di tematiche di interesse per le buyer persona;
- creiamo nuove opportunità di business, grazie alla possibilità di intercettare un pubblico in target in diverse fasi del buyer’s journey e guidarlo nel nostro ideale funnel di vendita;
- interveniamo sul posizionamento nei motori di ricerca, grazie a contenuti strategicamente inseriti all’interno di portali in grado di passarci autorevolezza non solo in termini di posizionamento di brand, ma anche dal punto di vista SEO.
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